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"È uso corrente che l'autore ponga una prefazione al libro che verrà dato alle stampe. E così sia anche in questo caso. Sarò breve, essenziale. Raccogliere cose buone, cose diverse, cose che premono; raccogliere per il dopo. Ho voluto unire ciò che mi ha accompagnato per la vita: colori, fiori, frutti, uomini, animali, echi di voci che suggerivano parole, soli bianchi, eclissi, eventi uniti a gorghi inafferrabili; ho desiderato scoprire accadimenti sommersi, ho atteso notizie dal mare e attendo. Dubbiosa e faticosa la scelta dal complesso delle pubblicazioni, una scelta in qualche caso lancinante per il peso che quei testi hanno avuto nel mio percorso. Spero di avere espresso quanto la vita sia bella, ancorché mutevole, quando è forte, audace come il vento che spinge i vascelli, pur se piena di dubbi accettati con dignità. Nel titolo e nel sottotitolo le espressioni "Florilegio" e "Raccolta poetica" hanno più o meno il significato di "antologia"; il titolo principale, "Florilegio di menta e mare", segnala una mia ragione affettiva: la menta è una pianta elementare, dal fiore celeste, che cresce spontanea sulla terra ed emana un forte profumo e che io particolarmente amo; il mare è fonte di vita, supremo bene della terra, e il sale che contiene incarna la saggezza della mente. Nei testi qui riproposti ho ceduto all'esigenza di apportare qua e là aggiustamenti poetici, suggeriti da qualche più recente riflessione, rispetto alle precedenti edizioni" (Annarosa del Corona) Commento critico di David Tammaro.